L’acquisto più caro della storia del club, registra zero minuti nel rettangolo di gioco. Non è ancora chiara la sua data di rientro
Era il 4 giugno 2010 quando l’Atalanta venne acquistata da Antonio Percassi, appena retrocessa in Serie B. Dal 19 febbraio 2022 “la Dea” è gestita da un gruppo di investitori guidata da Stephen Pagliuca, co-chairman del fondo statunitense Bain Capital, che possiede la maggioranza del capitale societario (55%), e la famiglia Percassi la restante parte di minoranza (45%).
Il cambio di prorpietà ci fa intendere la crescita incredibile avuta nel corso di questi 13 anni, non solo con il rendimento e i piazzamenti conquistati nel terreno di gioco, ma anche dal punto di vista aziendale, con l’ampliamento ed il potenziamento di tutte le aree del club, grazie ad importanti investimenti da parte della società, per accrescerne il valore.
Si è assistito nel corso di questo periodo alla collaborazione con addirittura 300 aziende che si sono legate al marchio Atalanta, soprattutto grazie all’importanza acquisita in ambito internazionale c’entrando due volte la qualificazione in Champions League e più volte in Europa League.
Un altro elemento fondamentale, dal quale dovrebbero prendere spunto molte società di Serie A, è la valorizzazione del settore giovanile, un vero e proprio marchio di fabbrica, che gli ha permesso di inserire in rosa calciatori di ottimo livello come Okoli, Ruggeri e Scalvini, l’ultimo, neo titolare della Nazionale Italiana.
L’Atalanta è una squadra che agisce intelligentemente sul mercato. È arrivata a raggiungere questi risultati grazie all’acquisto di rinforzi ad un prezzo contenuto e farli esplodere sotto l’attenta guida di Giampiero Gasperini, molti dei quali rivenduti ad un prezzo esorbitante che gli hanno permesso di finanziare i colpi successvi.
Esempi lowcost sono Josip Ilicic e il Papu Gomez, acquistati entrambi per una cifra vicina ai 5 milioni di euro e divenute negli anni le colonne portanti della squadra bergamasca. Gli atleti venduti a cifre record sono calciatori come Holjund per 75 milioni, Romero per 50 milioni, Kulusevski per 35, Bastoni per 32 e Kessie per 31.
Avere nel tabellino dei record cessioni così remunerative, ha portato l’Atalanta a investire un capitale maggiore nelle ultime sessioni di mercato. Nella stagione 2022-2023 la società bergamasca ha acquisito Ederson e Jeremie Boga, entrambi per 22 milioni di euro, divenendo gli acquisti più cari della storia del club.
Il record però è stato battuto l’anno successivo tramite l’acquisizione di due punte, Gianluca Scamacca ed El-Bilal Tourè. Mentre il primo risiede con fermezza nell’attacco titolare della Dea, il secondo è sparito dai radar a causa della rottura dell’inserzione del tendine del retto femorale destro rimediata ad inizio stagione, registrando ancora ad oggi zero presenze. L’acquisto più oneroso del club potrebbe già esser classificato come un durissimo flop.