Affronto inaspettato al tecnico toscano. L’ex di turno si scaglia senza mezze misure contro le decisioni dell’allenatore.
Uno dei tecnici più apprezzati e stimati in Serie A è sicuramente Massimiliano Allegri. Quest’ultimo, nato a Livorno l’11 agosto del 1967, ancor prima di diventare allenatore è stato anche calciatore.
Ha mosso i suoi primi passi nella squadra del Cuoiopelli per poi trasferirsi in altre società toscane come il Livorno e il Pisa. Le sue esperienze più importanti, però, sono da riportare in altre squadre come il Pescara, il Cagliari, il Perugia e il Napoli.
Si è ritirato, dal calcio giocato, nel 2003. Proprio in quella stagione ha iniziato la sua carriera da allenatore con l’Aglianese per poi spostarsi alla SPAL. Nel calcio che conta ha iniziato ad essere sempre più importante quando nel 2007 è riuscito a portare il Sassuolo per la prima volta in Serie B.
È stato anche investito da grande successo per aver vinto la Supercoppa di Serie C contro la Salernitana. Nella stagione successiva è approdato al Cagliari e, per la prima volta, si è ritrovato ad allenare in Serie A.
Dal 2010 al 2014 è stato alla guida del Milan dove ha conquistato lo Scudetto con due giornate di anticipo. Successivamente dal 2014 al 2019 è stato nel suo primo ciclo alla Juventus dove è giunto al posto di Antonio Conte che si era improvvisamente dimesso nei giorni precedenti all’ingaggio del tecnico toscano.
Dopo questa esperienza, è rimasto in stand-by per due anni prima di ritornare nel suo secondo ciclo alla Juventus dove, ancora oggi, continua a mostrare tutto il suo carisma e viene apprezzato per le sue doti da tecnico preparato.
C’è però chi comunque lo critica soprattutto per il suo modo di giocare nonostante non abbia più 11 campioni in mezzo al campo. Fra questi è giusto parlare di Gigi Maifredi che secondo quanto riportato a tuttojuve.com, ha detto che il famoso cortomuso è un’offesa al calcio. Il tecnico toscano vivrebbe di contropiede ma ora non avrebbe più i giocatori adatti per poterlo fare.
L’ex tecnico della Juventus, che ha allenato i bianconeri nella stagione 1990-1991, ha poi confermato che al momento non si riesce a capacitare come Dušan Vlahović si sia letteralmente spento in questi mesi e vorrebbe capire cosa sia successo attraverso il tecnico e lo staff.