Nella Torino calcistica gli ultimi mesi non sono stati privi di problemi, grattacapi e scandali di ogni tipo.
L’anno solare 2023, che si è appena aperto con l’ultimo mese, non è stato un anno facile nella Torino calcistica. Già il 2022 si era chiuso, in casa Juventus, con l’apertura dei processi relativi alle plusvalenze fittizie e il caso degli stipendi non pagati durante il periodo Covid.
A fine novembre 2022, poi, in casa Juventus, ci furono le dimissioni in blocco di tutto l’asset societario e dirigenziale. La fine di un’era con la nuova società che si è dovuta difendere dalle sentenze sulle plusvalenze fittizie. Prima il -15 in classifica, poi il ritorno alla normalità, per poi vedere chiuso ogni processo con il -10 definitivo nella classifica finale.
La Juve, così, non può partecipare ad alcuna competizione europea, anche perché, nel frattempo, in estate, patteggia la pena che gli sarebbe spettata per gli altri filoni di inchiesta e decide di non partecipare a nessun torneo europeo, neppure la Conference League che gli sarebbe spettata, secondo la nuova classifica che si era presentata dopo il meno dieci definitivo.
I grattacapi per la Juventus, però, non sono terminati qui. Da settembre in poi arrivano altre grane non di poco conto. Prima l’affaire Bonucci con il giocatore che viene messo fuori rosa e decide di adire le vie legali contro la società dopo essere stato ceduto all’Union Berlino. Poi c’è la causa intentata da Cristiano Ronaldo per alcuni stipendi che il calciatore dice di non aver ricevuto durante il periodo Covid.
Come se non bastasse arriva la positività al doping, esattamente al testosterone, per Paul Pogba che risulta positivo anche dopo le contro analisi. Una squalifica definitiva per il francese ancora non è arrivata, ma intanto la Juventus lo ha messo fuori rosa.
Tanto scalpore, infine, ha fatto il caso scommesse con Nicolò Fagioli che è stato il primo episodio accertato e confermato anche dall’autodenuncia del calciatore e dalle sue accuse verso ex compagni di Nazionale. Fagioli è stato squalificato per circa dieci mesi e la Juventus non potrà schierarlo almeno fino a metà maggio.
Nell’altra Torino, quella granata, intanto, bisogna fare i conti con i problemi di campo e di una squadra che non gira come vorrebbe il presidente Cairo ed il direttore sportivo Vagnati. Appare sempre più probabile il divorzio con Ivan Juric a giugno prossimo dopo tre anni di convivenza quasi forzata. Intanto però a gennaio si proverà ad intervenire sul mercato per migliorare la squadra.
Non ci saranno però soltanto operazioni in entrata. Alcuni calciatori, infatti, con il passaggio al 352 non stanno trovando più spazio e difficilmente lo troveranno da qui a fine stagione. Uno di questi è Demba Seck che invece nel 4321 veniva impiegato spesso. Il ragazzo potrebbe essere uno dei partenti già nella prossima sessione invernale di calciomercato.