Il nuovo Batistuta non sceglie Firenze | Beffa atroce per Commisso: preso dai rivali di sempre
Gli attaccanti argentini guardano sempre con un occhio particolare la Fiorentina, uno di loro però sembra destinato altrove.
Manuel Rui Costa, Roberto Baggio, Giancarlo Antognoni, Kurt Hamrin e tanti altri. Nel corso dei decenni scorsi sono stati davvero tanti i calciatori importanti che hanno vestito la storica maglia della Fiorentina, ma probabilmente nessuno ha lasciato lo stesso indelebile ricordo di Gabriel Omar Batistuta.
La storia del Re Leone, per via della sua folta chioma bionda che aveva ai tempi in cui giocava a Firenze, con la maglia viola dura nove lunghissimi anni ed è una storia d’amore intensa, bellissima, ma anche complicata e piena di momenti difficili. Così come lo fu il suo ritorno a Firenze con la maglia della Roma e quei fischi che risuonano ancora nelle orecchie del bomber argentino.
I suoi nove anni a Firenze fanno parte di una pagina di calcio che ormai non c’è più, cancellata da denaro, marketing, sponsor, social e la consapevolezza che in questo mondo ormai non c’è più spazio per i sentimenti e l’amore verso una sola città, la stessa maglia e i medesimi colori, soprattutto se questi non rappresentano una tra le top squadre in giro per l’Europa.
Batistuta a Firenze, invece, ci resta nove anni, scende in Serie B dopo la retrocessione del maggio 1993 e vince una Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana. Diventa il miglior marcatore di tutti i tempi e segna 207 gol in 332 partite, tra campionato e coppe. Diventa il Capitano, il simbolo e la bandiera di un club e di una città che lo ama alla follia, in lui si riconosce ed in lui vede un motivo di orgoglio e riscatto verso i top club del Nord.
Batistuta, dalla Fiorentina alla Roma per vincere
Lo Scudetto Batistuta alla Fiorentina lo sfiora soltanto, ma riporta i toscani a giocare in Champions League e segna in palcoscenici importanti e campi come quello del Barcellona, dell’Arsenal e del Manchester United. Un sogno, come detto, durato nove anni e che ha visto uno dei migliori attaccanti di sempre, sicuramente tra i più forti tra gli anni ’90 e i primi anni 2000, giocare nella Fiorentina, rifiutando squadre ricche e famose.
Nell’estate 2000 questo sogno svanisce nel nulla e Batistuta viene acquistato dalla Roma per 70 miliardi di lire all’età di 31 anni. L’argentino, che con Montella e Totti forma un attacco semplicemente stellare, riesce finalmente a vincere il suo primo scudetto, ma poi pian piano deve arrendersi agli acciacchi e ad un fisico che ha subito troppo stress e dolori per poter reggere ad alti livelli anche in età avanzata.
Fiorentina beffati, il nuovo Batistuta va a Bologna
Batistuta a Firenze ha lasciato come detto sicuramente un segno indelebile e un attaccante argentino accostato alla Fiorentina non sarà mai visto come tutti gli altri. Sta patendo questa pressione sicuramente Beltran che, arrivato per circa 25 milioni di euro in estate dal River Plate, sta trovando tante difficoltà d’inserimento e ad imporsi con la maglia viola.
Per gennaio, intanto, sembra sfumare un altro obiettivo argentino per la prima linea di Vincenzo Italiano. Santiago Castro, 19enne del Velez, infatti, più volte accostato alla Fiorentina, ora sembra vicinissimo al Bologna che avrebbe bruciato sul tempo i dirigenti viola. La giovane punta avrebbe scelto i felsinei e dovrebbe arrivare già ad inizio 2024 per vestire i panni del vice Zirkzee.