UFFICIALE: salta la panchina di Serie A | Era presente al “derby dei derby”, ma l’ha perso
Era sulla panchina della Roma quando venne esonerato dopo il 26 maggio 2013: ora, a distanza di più di 10 anni, è stato nuovamente allontanato.
Il derby di Roma è una partita che fa storia a sé, a dispetto di ogni classifica o momento storico. Nell’ultimo ventennio è stata probabilmente la partita più importante dell’anno per le tifoserie di entrambe le squadre, sempre troppo lontane dalla vetta per poter competere contro Inter, Milan e Juventus.
L’ultimo è stato un derby tesissimo, quello di Coppa Italia vinto dalla Lazio per 1-0 grazie al gol di Zaccagni su calcio di rigore, concesso per via del calcione rifilato da Huijsen su Castellanos.
Gli strascichi di quella partita non sono stati pochi e le polemiche non hanno tardato ad arrivare: per Mourinho il penalty è stato considerato “moderno”, avallato dalle nuove regole arbitrali e soprattutto dall’analisi frame-by-frame di ogni azione da parte della sala VAR.
Per Lotito invece, il rigore legittima una prestazione in cui la squadra allenata da Sarri ha sovrastato gli 11 di Mourinho dal punto di vista fisico e tecnico, non correndo praticamente nessun rischio per tutti i 90 minuti giocati.
Il derby dei derby: quel 26 maggio è stato ‘fatale’ per Andreazzoli
Aurelio Andreazzoli (70 anni compiuti lo scorso novembre) è un allenatore stimato dai suoi colleghi, capace di lavorare coi giovani e di portarli al meglio delle loro capacità. Purtroppo però, quel giorno di 11 anni ha avuto il demerito di sedere sulla panchina della Roma nel ‘derby dei derby’, cioè la finale di Coppa Italia 2013.
Finale vinta per il gol di Senad Lulic al minuto 71′ che ha consegnato il trofeo alla squadra allenata (allora) da Petkovic e destinato il tecnico di Massa all’esonero.
Andreazzoli esonerato ancora: ad Empoli ci andrà Nicola
La partita contro il Verona è stata l’ultima di Aurelio Andreazzoli sulla panchina dell’Empoli. Il suo subentro a Paolo Zanetti dura quindi pochi mesi, con la vittoria contro il Napoli come unico apice di una stagione difficilissima.
Il suo sostituto sarà con ogni probabilità Davide Nicola, chiamato ora al miracolo dopo l’impresa di due anni fa alla guida della Salernitana. Nicola dovrà fare quello che non è riuscito all’ex Roma: valorizzare i giovani e soprattutto ridare luce al talento di Tommaso Baldanzi, addirittura rimasto in panchina nella debacle veronese.