Home » La Juventus punta al licenziamento per giusta causa di Allegri: l’addio potrebbe finire in tribunale

La Juventus punta al licenziamento per giusta causa di Allegri: l’addio potrebbe finire in tribunale

Il rapporto tra la Juventus e Massimiliano Allegri, un tempo solido e vincente, sembra essere giunto ad una fine amara. L’addio dell’allenatore livornese al club bianconero potrebbe non essere indolore, con la società che ha avviato la pratica per il suo licenziamento per giusta causa. Allegri, dal canto suo, è pronto a presentare ricorso e a citare per danni d’immagine il club. Questo scenario di scontro totale è nato a seguito degli eventi al termine della finale di Coppa Italia vinta dalla Juventus.

Ultimi mesi di Allegri alla Juventus: tensioni e scontri

Le ultime settimane di Allegri alla Juventus sono state segnate da tensioni e scontri. Il tecnico ha vissuto praticamente in isolamento, con il direttore sportivo Fabio Giuntoli a guidare la fronda di coloro che non lo volevano più a Torino. Gli scontri con la dirigenza e la lite con il direttore di TuttoSport Guido Vaciago hanno portato alla luce una situazione di malcontento che covava da tempo.

La strategia di Giuntoli e le possibili conseguenze legali

Secondo Massimiliano Nerozzi, giornalista del ‘Corriere della Sera’, Giuntoli avrebbe potuto mettere in atto una strategia di Giuntoli per allontanare Allegri dalla Juventus, risparmiando così i soldi del suo ingaggio per il prossimo anno. “Se è stato un trappolone di Giuntoli ad Allegri, come si sente, c’è caduta dentro anche la Juventus”, ha commentato Nerozzi. Una strategia che potrebbe portare al licenziamento per giusta causa, ma che non ha fatto piacere a tutta la società.

Verso una possibile transazione tra le parti

Nonostante la tensione, è possibile che si arrivi ad una transazione tra le parti, evitando così che otto anni di collaborazione tra Allegri e la Juventus finiscano davanti al tribunale del lavoro. La situazione rimane comunque delicata, con in ballo 20 milioni di euro lordi. La Juve, secondo Nerozzi, avrebbe preferito evitare questa situazione, ma ora attende i prossimi passi con ansia.