Le ultime settimane sono state turbolente per la Fermana, club di calcio italiano, a seguito di una penalizzazione inflitta dalla Corte Federale d’Appello. Questa decisione ha seguito un intervento dell’avvocato del club, in risposta a una sanzione imposta ad aprile dalla Sezione Disciplinare del Tribunale Federale Nazionale. Quest’ultima aveva multato la società con 3mila euro e inibito per due mesi il presidente Umberto Simoni. Tuttavia, la Procura Federale ha presentato ricorso, portando alla penalizzazione di due punti per la Fermana per la prossima stagione.
La penalizzazione della Fermana e le sue ripercussioni
La Fermana, che ha terminato l’ultimo torneo di Serie C al 19esimo posto nel Girone B, si trova ora in una posizione difficile. La penalizzazione di due punti potrebbe rendere la prossima stagione ancora più impegnativa per il club, che dovrebbe competere in Serie D. Questo periodo rappresenta un punto critico nella storia recente del club, che continua a ricevere notizie negative. Nonostante ciò, la Fermana non ha tardato a rispondere alla penalizzazione.
La risposta della Fermana alla penalizzazione
Attraverso una nota stampa dell’avvocato Michele Cozzone, la Fermana ha cercato di fare luce sulla situazione. La penalizzazione era dovuta al mancato pagamento delle rate INPS di novembre e dicembre 2023, per un importo totale di 9.474 euro. Tuttavia, l’avvocato ha sottolineato l’estraneità del club a qualsiasi inadempienza, poiché il pagamento era sospeso a seguito della presentazione di domanda di adesione alla rottamazione quater.
La Fermana contesta la decisione
L’avvocato del club ha dichiarato che la Fermana considera la decisione dell’Organo di Giustizia Sportiva come “erronea” e “profondamente ingiusta”. Il club non esiterà a rivolgersi al Collegio di Garanzia dello Sport del C.O.N.I. per ottenere l’annullamento o la riforma della sanzione, non appena saranno pubblicate le relative motivazioni.