Ex proprietario del Milan, Yonghong Li, esonerato dall’accusa di falso in bilancio
L’ombra di Yonghong Li, ex proprietario del Milan, torna a far parlare di sé nel mondo del calcio. La sua gestione del club rossonero dal 2017 al 2018 ha lasciato un segno indelebile nella storia della società, nonostante il suo breve mandato. Ora, a distanza di anni, giungono notizie significative riguardanti l’ex numero uno del Milan. Secondo quanto riportato dal ‘Corriere della Sera‘, la Procura di Milano ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta per falso in bilancio relativa allo stesso Yonghong Li.
Il caso di Yonghong Li ha tenuto banco per anni, alimentando discussioni e controversie. La sua gestione del Milan, sebbene breve, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del club. L’accusa di falso in bilancio, che ha seguito la sua cessione del club, ha contribuito a gettare un’ombra sulla sua figura. Tuttavia, secondo le ultime notizie, la Procura di Milano ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta, una decisione che potrebbe segnare una svolta significativa nella vicenda.
Secondo le informazioni riportate dal ‘Corriere della Sera’, l’ex proprietario del Milan aveva risorse economiche collegabili alla moglie e ad altre società. Tuttavia, nonostante l'”evidente opacità delle operazioni” che hanno portato all’acquisto della società, non è possibile contestare a Yonghong Li il reato di falso in bilancio. Infatti, l’ex numero uno del club rossonero “disponeva di un’indubbia consistenza patrimoniale e senz’altro poteva fare affidamento (come in effetti avvenuto) su ampie risorse finanziarie”.
La richiesta di archiviazione dell’inchiesta da parte della Procura di Milano rappresenta un importante punto di svolta nel caso di Yonghong Li. Questo sviluppo potrebbe contribuire a ridurre l’ombra sulla sua figura e sulla sua gestione del Milan. Resta da vedere come questa decisione influenzerà la percezione pubblica dell’ex proprietario del club rossonero e quale impatto avrà sulla sua reputazione nel mondo del calcio.