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Inchiesta Uefa su presunti cori razzisti a Euro 2024

L’ombra del razzismo si staglia su Euro 2024. La UEFA ha avviato un’indagine dopo le segnalazioni di comportamenti razzisti durante la partita tra Serbia e Inghilterra, disputata il 16 giugno e conclusasi con la vittoria dei britannici grazie a un gol di Jude Bellingham. I tifosi serbi sono accusati di aver intonato cori razzisti contro i giocatori inglesi e di aver fischiato l’inno nazionale britannico. Inoltre, sono state sollevate preoccupazioni da parte della federazione kosovara riguardo a bandiere, canti e striscioni con messaggi politici, nazionalisti e razzisti contro il Kosovo.

Il contesto dell’indagine UEFA

Nel corso delle prossime settimane, un ispettore UEFA sarà incaricato di indagare sugli eventi avvenuti durante la partita tra Serbia e Inghilterra. A seguito dell’indagine, potrebbero essere comminate diverse sanzioni, che vanno da una semplice multa a gare a porte chiuse nelle prossime qualificazioni ai Mondiali, fino alla più severa, ma meno probabile, sconfitta a tavolino. Questa non è la prima volta che la Serbia si trova sotto indagine per comportamenti razzisti dei suoi tifosi: già durante la fase di qualificazione, ha dovuto giocare a porte chiuse la partita contro la Bulgaria a causa di cori razzisti.

Le conseguenze per i tifosi coinvolti

Oltre alle possibili sanzioni per la squadra, ci sono anche ripercussioni personali per i tifosi coinvolti. A seguito della partita tra Serbia e Inghilterra, sono stati effettuati sette arresti a Gelsenkirchen. Inoltre, un uomo di 39 anni di Bolton è stato arrestato all’aeroporto di Manchester con l’accusa di aver partecipato agli scontri prima della partita. Le autorità gli hanno ritirato il passaporto e ora rischia di essere escluso a vita dagli stadi. Questi eventi evidenziano l’impegno delle autorità nel combattere il razzismo nel calcio, un problema che persiste nonostante gli sforzi per eliminarlo.