La disputa sul nuovo stadio del Milan arriva al Tar: il caso di San Donato Milanese
La questione riguardante la costruzione del nuovo stadio del Milan a San Donato Milanese, un comune a sud-est di Milano, è ora oggetto di dibattito al Tar. Tredici cittadini di San Donato e del quartiere milanese di Chiaravalle hanno presentato un esposto, sostenuti dal comitato “No stadio a San Donato Milanese”, chiedendo l’annullamento degli atti adottati dall’amministrazione comunale a favore del progetto dello stadio. Nonostante le contestazioni, il club rossonero sembra tranquillo e prosegue l’iter per la realizzazione dell’impianto.
Dibattimento al Tar è iniziato martedì, nonostante la prima udienza fosse stata fissata per il 4 giugno, successiva alla presentazione del ricorso contro la costruzione del nuovo stadio. Il ricorso, un documento di 23 pagine, chiede l’annullamento della deliberazione della Giunta Comunale di San Donato Milanese n. 15, pubblicata il 25 gennaio 2024. Il documento riguarda la “proposta iniziale di variante urbanistica” con una valutazione favorevole alla costruzione dello stadio e il Piano Attuativo, approvato dall’Amministrazione Comunale, per permettere la realizzazione dell’impianto.
Udienza avrebbe dovuto verificare se il Comune avesse garantito l’accesso a tutti i documenti del procedimento. Tuttavia, nessuna udienza è stata fissata per discutere il merito della contestazione, e Tar si esprimerà molto probabilmente solo dopo questo passaggio. Milan, nel frattempo, prosegue con i suoi piani per la costruzione del nuovo stadio, nonostante l’opposizione. Un segnale importante è arrivato l’11 aprile, quando è stata respinta una mozione presentata dalla minoranza sulla realizzazione del nuovo stadio.
Club rossonero, insieme al sindaco Squeri, sta attendendo le risposte delle istituzioni invitate a partecipare all’accordo di programma. Regione Lombardia sembra essere prossima all’adesione. Questa è una decisione cruciale per il progetto del nuovo stadio, che Milan intende costruire con una capacità di 70.000 posti. Nonostante le sfide, club sembra determinato a portare avanti i suoi piani, mantenendo una posizione di fiducia di fronte alle incertezze legali e alle opposizioni dei cittadini.