Il calcio è spesso teatro di emozioni intense, ma a volte può trasformarsi in un’esperienza scioccante. È quello che è successo poco prima dell’inizio dell’amichevole tra lo Stevo e il Twente, quando una coreografia preparata dai tifosi del Twente ha causato un incidente imprevisto che ha costretto all’annullamento del match. Decine di persone sono state ferite, creando momenti di grande apprensione palpabile sia tra i giocatori che tra gli spettatori. Il caos è scaturito a causa del crollo di una gru utilizzata per sollevare la coreografia, un evento che ha trasformato quello che avrebbe dovuto essere un pomeriggio festoso di calcio in un incubo.
Un incidente imprevisto causa l’annullamento del match
Il match tra lo Stevo e il Twente, squadra che ha chiuso al terzo posto lo scorso campionato olandese, non si è potuto disputare a causa dell’incidente imprevisto. La gru utilizzata per sollevare la coreografia preparata dai tifosi del Twente è crollata sugli spettatori, causando un’immediata interruzione della partita. I calciatori, entrati in campo proprio in quel momento, si sono immediatamente resi conto della gravità della situazione e si sono attivati per prestare soccorso.
La reazione dopo l’incidente
Nei minuti successivi all’incidente imprevisto, l’apprensione palpabile è stata. Le immagini di tifosi disperati, con le mani sul volto, hanno fatto il giro del mondo. Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente, riportando la situazione sotto controllo e assistendo i feriti. Nonostante la gravità dell’incidente, fortunatamente nessuno è in pericolo di vita.
Il Twente commenta l’incidente
Il Twente ha rilasciato un comunicato ufficiale in cui si legge: “Quello che sarebbe dovuto essere un festoso sabato pomeriggio di calcio a Geersten, è stato purtroppo rovinato da un incidente imprevisto“. Il club ha assicurato che saranno fatti i passi necessari per capire come l’incidente sia potuto accadere e che tutta l’attenzione è ora rivolta ai tifosi feriti e alle altre persone direttamente coinvolte nell’incidente.