Stephan El Shaarawy, attaccante della Nazionale italiana, ha parlato in conferenza stampa riguardo alla recente performance dell’Italia all’Euro 2020. Ha discusso della partita contro la Croazia, delle critiche ricevute e delle aspettative per le prossime partite.
L’emozione della vittoria e la risposta alle critiche
El Shaarawy ha descritto l’emozione provata durante la partita contro la Croazia, che ha visto l’Italia qualificarsi per gli ottavi di finale. “La serata di Lipsia ci ha dato grande emozione, poi consapevolezza che questa squadra non muore mai. Fare gol nel recupero è anche una qualità, crederci fino all’ultimo. È una grande gioia, magari non è stata una partita eccezionale nella qualità come con l’Albania ma c’è stato grande impegno. Qualificazione meritata”, ha detto. Sulle critiche ricevute dalla squadra, ha risposto: “Siamo campioni in carica, abbiamo grandi responsabilità, ma siamo fatti di grandi uomini che sanno fare gruppo e sanno soffrire e gioire insieme. Abbiamo grande qualità e possiamo fare bene”.
Il gioco dell’Italia e le aspettative per le prossime partite
Parlando del gioco dell’Italia, El Shaarawy ha ammesso che la squadra ha avuto momenti di difficoltà, ma ha espresso fiducia nel fatto che possano superarli. “In alcune circostanze abbiamo avuto poca ambizione di giocare quando dovevamo farlo, invece di buttare via il pallone. Il mister ci chiede un calcio offensivo e propositivo, nelle ultime è venuta a mancare e dobbiamo riprendere”. Riguardo alle prossime partite, ha detto: “Nessuno è contento di giocare contro l’Italia. Abbiamo una grande storia calcistica, siamo campioni in carica e non è mai semplice giocare contro di noi. Cercheremo di giocare nello stesso modo con la Svizzera con un calcio offensivo e propositivo, l’obiettivo è arrivare in fondo”.
Il ruolo di El Shaarawy e le sue aspettative personali
El Shaarawy ha parlato anche del suo ruolo all’interno della squadra e delle sue aspettative personali. “Io sono sempre pronto per fare un po’ tutto, negli allenamenti il mister mi ha provato esterno alto a sinistra e a destra, quarto di centrocampo e quinto. Mi sono dovuto adattare alle esigenze del mister come ho fatto alla Roma. Anche giocando poco si può essere decisivi come è stato Mattia. Per cui dobbiamo farci trovare pronti, con la coscienza sono a posto perché sto lavorando bene per essere pronto e a disposizione”. Infine, sull’essere stato un giocatore della Nazionale per 12 anni, ha detto: “Essere qui oggi dopo questi anni che ho passato è un privilegio. Volevo esserci e ci sono riuscito anche se non sto giocando, ma essere qui è una grande gratificazione. Sono contento di questo”.