Il gol segnato da Mattia Zaccagni all’ultimo respiro contro la Croazia ha ribaltato le sorti dell’Italia all’Europeo. Un gol che ha eliminato la squadra di Modric, probabilmente alla sua ultima apparizione in un grande torneo, e che ha rilanciato le speranze degli Azzurri, fino a quel momento non brillanti. Un gol che ha cambiato tutto, non solo per la squadra, ma anche per lo stesso Zaccagni, improvvisamente al centro dell’attenzione mediatica e dei tifosi.
Il gol di Zaccagni, arrivato al 98′, ha significato la qualificazione dell’Italia come seconda nel girone, facendo sperare in un cammino più agevole nel torneo. La rete ha anche evitato l’eliminazione degli Azzurri, visti i risultati degli altri incontri. L’entusiasmo dei tifosi, delusi dalla sconfitta contro la Spagna, è stato riacceso e il loro sostegno è diventato ancora più caloroso, come dimostrato dai 300 e più tifosi presenti a Iserlohn per sostenere la squadra.
Il gol ha avuto un impatto anche sulla vita personale e professionale di Zaccagni. I messaggi di Del Piero e l’attenzione mediatica hanno aggiunto un tocco di emozione e fascino al suo momento. In allenamento, Zaccagni sembra avere una marcia in più. Nonostante una stagione non brillante con la Lazio, l’allenatore Spalletti non ha mai smesso di seguirlo. Dopo le incomprensioni con Mancini, Spalletti ha preferito Zaccagni a El Shaarawy, più esperto ma meno dinamico.
Questo gol e la conseguente notorietà hanno restituito a Zaccagni una nuova dimensione anche all’interno dello spogliatoio. Prima del gol, Zaccagni sembrava più isolato, meno coinvolto nelle dinamiche di gruppo. Ora, invece, è più partecipe e sorridente. Anche l’attenzione mediatica su di lui è aumentata. Un gol che ha cambiato un torneo e, forse, anche una carriera. Ora, Zaccagni spera in un’altra occasione da Spalletti, anche se il suo ruolo in un 3-5-2 non è facilmente definibile. Ma Spalletti potrebbe lavorare su di lui, magari cambiando qualcosa nella formazione.