Il calcio italiano è nuovamente scosso dal caso delle plusvalenze. Una nuova indagine, avviata dalla Procura di Arezzo, riguarda due squadre della Serie A, Lazio e Salernitana. Gli atti relativi a operazioni sospette tra le due società, avvenute tra il 2017 e il 2021, sono stati inviati per competenza territoriale.
Le due squadre, entrambe partecipanti all’ultimo campionato di massima serie, erano sotto la stessa proprietà durante il periodo in questione. L’indagine iniziale, condotta dalla Procura di Tivoli, aveva portato alla luce possibili plusvalenze fittizie generate attraverso valutazioni gonfiate di calciatori appartenenti alle due società. Nel 2023, la Guardia di Finanza aveva effettuato perquisizioni presso le sedi delle due società.
Tuttavia, il caso è ora nelle mani della Procura di Arezzo, a causa della localizzazione del server da cui provenivano le comunicazioni delle società, situato in Toscana. Gli inquirenti della Procura di Arezzo dovranno ora esaminare gli atti, condurre le indagini necessarie e decidere come procedere. Tra i sette indagati nel caso, figurano Claudio Lotito, presidente della Lazio, e Igli Tare, all’epoca direttore sportivo della squadra biancoceleste.
Il problema delle plusvalenze fittizie è un tema delicato per il calcio italiano. Non si può dimenticare la pesante penalizzazione subita dalla Juventus nel 2022/2023, con l’esclusione dalle competizioni europee. Altre squadre, tra cui Inter, Napoli, Sassuolo e Atalanta, sono coinvolte in indagini simili. Resta da vedere come si concluderanno le indagini della magistratura ordinaria e quali saranno le conseguenze per il mondo del calcio.