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La crisi degli attaccanti italiani: un problema da 200 milioni di euro

L’Italia calcistica è alle prese con un problema da 200 milioni di euro: la crisi del reparto offensivo. Il recente Europeo 2024, concluso dopo solo quattro partite, ha evidenziato le carene della Nazionale in attacco, con un solo gol segnato da un attaccante, Mattia Zaccagni, all’ultimo minuto del girone. L’incapacità di trovare la via del gol ha sollevato interrogativi sulla qualità e il valore dei giocatori offensivi italiani.

Il declino del reparto offensivo italiano

Da anni, l’Italia lotta con la questione del reparto offensivo. Nonostante le alte aspettative su Ciro Immobile, il capitano della Lazio ha avuto difficoltà a trovare la rete con la maglia azzurra, segnando solo 17 gol in 57 presenze. Ancora più preoccupante è il fatto che molti dei giovani talenti italiani degli ultimi dieci anni non siano riusciti a emergere come attaccanti di alto livello. Di conseguenza, l’allenatore Roberto Mancini ha dovuto cercare soluzioni alternative, come l’argentino Mateo Retegui, che nonostante le aspettative non ha brillato nell’Europeo.

Le valutazioni dei cartellini degli attaccanti italiani

Tuttavia, nonostante le prestazioni deludenti, il valore di mercato degli attaccanti italiani rimane elevato. Gianluca Scamacca, ad esempio, è valutato tra i 50 e i 60 milioni di euro, nonostante le prestazioni sotto tono all’Europeo. Retegui, dopo una sola stagione in Serie A, ha un valore di mercato di 40 milioni, mentre Giacomo Raspadori è valutato intorno ai 35 milioni. Queste cifre astronomiche hanno spinto molti club italiani a cercare attaccanti stranieri, più economici e spesso più produttivi.

Il futuro degli attaccanti italiani

In questo scenario, il futuro degli attaccanti italiani sembra incerto. Federico Chiesa, ad esempio, non è più considerato un pilastro del progetto Juventus e potrebbe essere venduto per 35-40 milioni di euro. Nonostante il suo talento, Chiesa ha avuto una stagione difficile, sia in club che in Nazionale. In totale, il valore di mercato del reparto offensivo italiano è stimato intorno ai 200 milioni di euro, una cifra impressionante considerando la mancanza di gol. Questo solleva interrogativi sulla valutazione dei giocatori italiani, spesso gonfiata dopo una singola buona prestazione o un gol. La crisi del reparto offensivo italiano è un problema serio che richiede una soluzione urgente.