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Spalletti e Gravina in bilico dopo l’inaspettato esito dell’Italia a Euro2024

La prestazione deludente dell’Italia a Euro2024 ha gettato un’ombra su Luciano Spalletti, il Commissario Tecnico (CT) della squadra, e Gabriele Gravina, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Nonostante non fosse considerata favorita per la vittoria finale, l’Italia è uscita agli ottavi di finale dopo aver perso contro la Svizzera, senza mai aver veramente impressionato durante il torneo. La delusione è stata particolarmente cocente data la fiducia riposta in Spalletti, visto come l’uomo che avrebbe dovuto dare una nuova identità alla squadra.

Spalletti e Gravina, tra delusioni e decisioni da prendere

Nonostante l’inaspettato esito del torneo, né Spalletti né Gravina hanno considerato l’idea di dimettersi. Stefano Agresti, commentando la situazione a Radio Radio, ha osservato che le dimissioni non sono una decisione facile da prendere, soprattutto in Italia. Ha tuttavia criticato Gravina per non aver assunto la piena responsabilità del fallimento della squadra, senza nemmeno scusarsi per l’insuccesso. Agresti ha suggerito che l’Italia potrebbe tranquillamente fare a meno di Gravina, che sembrava quasi fare un favore al Paese rimanendo al suo posto.

Spalletti, un allenatore ma non un selezionatore?

Stefano Carina, intervistato da Radio Radio, è stato più critico nei confronti di Spalletti. Ha dichiarato che, nonostante consideri Spalletti un grande allenatore, c’è una differenza tra essere un allenatore e un selezionatore. Carina ha espresso stupore per come Spalletti ha gestito l’Europeo, convocando dieci difensori per poi giocare la partita decisiva con una difesa a quattro. Secondo Carina, Spalletti ha dimostrato di non essere in grado di gestire le avversità, suggerendo che non sia il CT giusto per la Nazionale italiana.

Il futuro di Spalletti e Gravina in bilico

Il futuro di Spalletti e Gravina rimane incerto dopo la performance dell’Italia a Euro2024. Le critiche mosse nei loro confronti sollevano interrogativi sul loro ruolo e sulla loro capacità di guidare la Nazionale italiana. Nonostante la delusione, tuttavia, entrambi sembrano determinati a rimanere al loro posto e a lavorare per migliorare le prestazioni future della squadra. Il tempo dirà se saranno in grado di risollevare le sorti dell’Italia nel calcio internazionale.